La lettera di messa in mora è un documento formale utilizzato per notificare a un fornitore, venditore o altro soggetto l’inadempimento di un obbligo contrattuale, in questo caso la mancata consegna di beni o servizi. Questa comunicazione serve a sollecitare l’adempimento dell’obbligo entro un termine specifico, avvertendo che, in caso di ulteriore inadempimento, si potrebbero intraprendere azioni legali o altre misure appropriate. La lettera deve contenere informazioni dettagliate riguardo al contratto, la natura dell’inadempimento e le conseguenze di un eventuale ulteriore ritardo.
Indice
Come scrivere una Lettera di messa in mora per mancata consegna
Quando il venditore non consegna la merce nel termine pattuito, la “messa in mora per mancata consegna” serve a far scattare tutte le conseguenze giuridiche del ritardo: decorrenza degli interessi, interruzione della prescrizione del credito e—se la consegna non avviene entro il termine supplementare fissato—scioglimento del contratto o risarcimento dei danni.
La disciplina cambia a seconda che l’acquirente sia un consumatore o un’altra impresa.
Compravendita con un consumatore
Il riferimento è l’articolo 61 del Codice del consumo. Salvo diverso accordo, il professionista deve spedire i beni al più tardi entro 30 giorni dall’ordine; se non lo fa, il consumatore gli intima per iscritto un termine supplementare “appropriato alle circostanze” (per esempio 7 giorni). Se il venditore non adempie nemmeno entro quel nuovo termine, il contratto «si intende risolto di diritto» e il professionista deve rimborsare senza indugio tutto quanto incassato più gli interessi. Inoltre il consumatore può pretendere il risarcimento dell’ulteriore danno patito, ad esempio il maggior costo di un acquisto sostitutivo.
La diffida andrà quindi a:
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richiamare l’art. 61, indicando la data in cui l’obbligo di consegna è sorto e il superamento dei 30 giorni (o del diverso termine contrattuale);
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fissare un termine supplementare espresso (es. «Vi intimo a consegnare entro 7 giorni dal ricevimento della presente»);
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avvertire che, decorso inutilmente quel termine, il contratto sarà risolto di diritto con richiesta del rimborso immediato e dei danni;
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indicare un IBAN o altra modalità di restituzione.
Se il venditore resta inerte, la risoluzione scatta automaticamente e l’acquirente può attivare il charge‑back, la risoluzione alternativa delle controversie (piattaforma ODR UE) o il ricorso giudiziale.
Compravendita tra professionisti (o tra imprese)
Nei rapporti B2B il rimedio tipico è la diffida ad adempiere dell’articolo 1454 del codice civile: il creditore assegna al debitore un termine per eseguire la prestazione, avvertendo che, se il termine scadrà senza esito, il contratto si intenderà risolto di diritto.
La diffida deve:
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essere inviata per iscritto (PEC o raccomandata A/R);
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contenere la richiesta di consegnare i beni entro un termine «non inferiore a quindici giorni» salvo urgenza;
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avvertire espressamente della risoluzione automatica e della richiesta di risarcimento danni;
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menzionare, se si tratta di vendita fra operatori commerciali, che gli interessi moratori matureranno al tasso “BCE + 8” previsto dal d.lgs. 231/2002.
Scaduto infruttuosamente il termine, la parte adempiente comunica la risoluzione e può domandare al giudice il risarcimento (artt. 1453‑1455 c.c.) oppure pretendere la consegna coattiva con un ricorso d’urgenza se la merce gli è indispensabile.
Effetti della messa in mora
In entrambi i casi la lettera produce gli effetti dell’articolo 1219 c.c.: costituisce in mora il debitore, fa decorrere gli interessi e interrompe la prescrizione del diritto alla consegna o al risarcimento.
Per essere efficace la diffida deve:
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descrivere il contratto (numero d’ordine, data, oggetto);
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quantificare eventuali acconti versati;
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indicare il nuovo termine per la consegna o il rimborso;
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minacciare espressamente i rimedi (risoluzione, azione giudiziaria, richiesta danni);
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allegare prove (contratto, e‑mail di conferma, tracking, comunicazioni precedenti).
Inviare la messa in mora con un mezzo che garantisca la prova di ricezione (PEC, raccomandata A/R, courier con ricevuta) è indispensabile: senza quella prova sarà più difficile ottenere un decreto ingiuntivo o convincere il giudice che il debitore è colpevolmente in ritardo.
Passaggi successivi
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Consumatori: se il venditore non consegna né rimborsa, il consumatore può rivolgersi allo sportello ADR/ODR o al Giudice di pace (fino a € 5 000) chiedendo sia la restituzione sia i danni ulteriori (perdita di occasioni lavorative, spese di sostituzione).
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Imprese: decorso il termine della diffida ad adempiere, la società può comunicare la risoluzione e ottenere un ingiunzione di pagamento per gli anticipi versati; può inoltre agire per il danno da mancata consegna (lucro cessante). In alternativa può domandare un provvedimento cautelare per ottenere immediatamente la merce se ne ha un interesse urgente.
In sintesi, la messa in mora per mancata consegna è un atto semplice ma decisivo: mette in mora il venditore, attiva interessi e responsabilità, prepara la via alla risoluzione del contratto o al recupero coattivo dei beni e delle somme versate
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Esempio di Lettera di messa in mora per mancata consegna
Oggetto: Messa in mora per mancata consegna dell’ordine n. [_____] – art. 61 d.lgs 206/2005
Spett.le Società,
il [] ho concluso sul Vostro sito il contratto di vendita n. [] avente ad oggetto [descrizione bene], con termine di consegna indicato in [___] giorni. Alla data odierna, nonostante i miei solleciti del [date], la merce non è stata ancora consegnata.
Ai sensi dell’articolo 61 del Codice del consumo, Vi invito a effettuare la consegna entro il termine supplementare di 7 (sette) giorni dal ricevimento della presente. Qualora non adempiste, ai sensi del comma 4, il contratto si intenderà risolto di diritto e Vi chiederò il rimborso immediato più il risarcimento dei danni subiti.
In attesa di cortese riscontro, porgo distinti saluti.
[Firma]
Modello Lettera di messa in mora per mancata consegna
Oggetto: Diffida ad adempiere ex art. 1454 c.c. – mancata consegna lotto [___]
Spett.le Società,
il contratto di fornitura firmato il [] prevede la consegna di n. [] pezzi del prodotto [] entro il []. Alla data odierna non abbiamo ricevuto alcuna spedizione né comunicazioni giustificative.
In virtù dell’articolo 1454 c.c., Vi diffidiamo ad adempiere e a consegnare integralmente la merce entro 15 (quindici) giorni dal ricevimento della presente, avvertendoVi che, in mancanza, il contratto si intenderà risolto di diritto con nostra semplice dichiarazione e Vi chiederemo il risarcimento di ogni danno, oltre agli interessi moratori ex d.lgs 231/2002.
Restiamo in attesa.
Cordiali saluti.
[Firma del Legale Rappresentante]