La lettera messa in mora per il pagamento degli onorari è un documento formale utilizzato per sollecitare un debitore al pagamento di somme dovute, in particolare per servizi professionalmente prestati. Questa comunicazione serve a informare il debitore che è inadempiente nei confronti dell’obbligo di pagamento e che, se non provvede entro un certo termine, si potrebbero intraprendere azioni legali per il recupero del credito. La lettera di solito include dettagli sul servizio prestato, l’importo dovuto, e un termine entro il quale effettuare il pagamento.
Indice
Come scrivere una Lettera messa in mora pagamento onorari
La “messa in mora” per il pagamento degli onorari è la comunicazione scritta con cui il professionista ricorda al cliente l’obbligo di saldare la parcella scaduta, fissa un termine ultimo per l’adempimento e, soprattutto, attiva gli effetti giuridici legati alla mora del debitore. Il meccanismo è disciplinato dall’articolo 1219 del codice civile: fino a quando il debitore non riceve un’intimazione formale, gli interessi di mora non decorrono, salvo che ricorra una delle ipotesi in cui la costituzione in mora è automatica, come la scadenza di un titolo di credito o il rifiuto esplicito di pagare.
Dal giorno successivo alla ricezione della lettera iniziano quindi a maturare gli interessi previsti dall’articolo 1224 c.c.; se le parti non hanno pattuito un tasso superiore, si applica il saggio legale fissato annualmente dal Ministero dell’Economia.. Nei rapporti “business to business”, invece, trova applicazione il decreto legislativo 231/2002 sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
La lettera di messa in mora svolge così tre funzioni convergenti: costituisce in mora il debitore facendo scattare gli interessi; interrompe la prescrizione quinquennale del credito professionale, in virtù dell’articolo 2943 c.c.; attribuisce data certa all’inadempimento, elemento essenziale se in seguito si dovrà chiedere al giudice un decreto ingiuntivo ex articolo 633 c.p.c. o un sequestro conservativo a garanzia del credito. La diffida deve contenere l’indicazione precisa della fattura o del preventivo accettato, l’importo dovuto al netto di eventuali acconti, il termine entro cui pagare (di solito sette o dieci giorni) e le coordinate bancarie per il versamento. Anche se la legge non impone una forma particolare, l’invio tramite PEC o raccomandata è imprescindibile per provare sia la spedizione sia la data di consegna, perché solo da quel momento decorrono interessi, rivalutazioni e spese di recupero.
Qualora il debitore resti inerte, la messa in mora agevola il passaggio alla fase giudiziale: il professionista può domandare al tribunale un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo se deposita la copia conforme della PEC o dell’avviso di ricevimento; potrà poi chiedere la liquidazione delle spese e degli oneri sopportati, inclusi quelli di notificazione e di iscrizione a ruolo, nonché i costi ulteriori di recupero contemplati dall’articolo 6 del d.lgs. 231/2002 per i crediti commerciali. Sul fronte deontologico, l’avvocato deve osservare l’articolo 25 del Codice forense che impone di sollecitare il cliente con correttezza e professionalità, ma gli consente di agire giudizialmente se il ritardo persiste.
In sintesi, la messa in mora è molto più di un semplice sollecito: rappresenta l’atto tecnico che consente di far decorrere gli interessi, di bloccare la prescrizione e di predisporre la prova documentale necessaria per ogni successiva azione di recupero; una redazione accurata, conforme agli articoli 1219 e 1224 c.c., e attenta alle specifiche tutele del d.lgs. 231/2002, trasforma la lettera in uno strumento efficace per ottenere il pagamento o, quantomeno, per rendere rapido e sicuro il ricorso al decreto ingiuntivo.
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Esempio di Lettera messa in mora pagamento onorari
Oggetto: Messa in mora per pagamento onorari professionali scaduti
Egregi Signori,
in qualità di [avvocato / consulente / ingegnere / …] Vi ricordo che in data [] ho eseguito l’incarico professionale conferitomi con lettera d’incarico del [] ed emesso la fattura n. [] dell’importo complessivo di € [] oltre cassa e IVA, con scadenza al [_____] secondo le condizioni da Voi sottoscritte.
A tutt’oggi l’importo risulta insoluto. Con la presente Vi costituisco formalmente in mora ai sensi dell’articolo 1219 del codice civile e Vi intimo a corrispondere entro e non oltre 7 (sette) giorni dal ricevimento della presente la somma di € [_____] oltre interessi di mora calcolati:
– al tasso legale (art. 1284 c.c.) a decorrere dal giorno successivo alla scadenza, oppure
– al tasso previsto dall’articolo 5 del d.lgs. 231/2002 se il rapporto è di natura commerciale, maggiorato dell’ulteriore 8 per cento, fino all’effettivo saldo.
Il pagamento dovrà avvenire mediante bonifico sul seguente IBAN: [IT __ ____ ____ ____ ____ ____], con causale “Saldo fattura n. [] del []”.
Decorsi infruttuosamente i termini indicati, senza ulteriore preavviso mi vedrò costretto a procedere al recupero coattivo del credito, ivi compresa la richiesta di decreto ingiuntivo ex art. 633 c.p.c., con aggravio di interessi, spese legali e oneri di procedura a Vostro esclusivo carico.
Restando in attesa di sollecito riscontro, porgo distinti saluti.
[Firma autografa]
[Nome e Cognome]
[Qualifica e n. Albo/Ordine]
Modello Lettera messa in mora pagamento onorari
Oggetto: Messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 e ss. c.c.
Io/la sottoscritto/a ______________ nato/a il ______________, a ______________ e residente in ______________ (___), alla via ______________, con riferimento a quanto in oggetto epigrafato, Vi significo quanto segue.
In data ______________ ho prestato i miei servizi professionali in qualità di ______________, come da contratto sottoscritto il ______________. A fronte di quanto concordato, gli onorari dovuti ammontano a ______________, scaduti il ______________. Ad oggi, nonostante i miei ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto il pagamento dovuto.
Tanto ciò premesso con la presente – da valere quale formale messa in mora ai sensi e per gli effetti degli artt. 1219 e ss. c.c. – Vi invito e diffido a volere provvedere, nel termine di ____ (solitamente si concedono 7 o 15 giorni, tuttavia a seconda della richiesta potrebbero essere necessari tempi diversi) dal ricevimento della presente a _________________________.
In mancanza e senza alcun ulteriore avviso sarò costretto ad adire l’Autorità Giudiziaria per vedere riconosciute le mie ragioni, con aggravio di spese a Vostro carico.
Luogo, lì ___________
Firma ……….
Conclusioni
In conclusione, la scrittura di una lettera di messa in mora per il pagamento degli onorari è un passo fondamentale per tutelare i propri diritti professionali. È essenziale che la lettera sia redatta con chiarezza e precisione, evidenziando le informazioni necessarie e mantenendo un tono formale e professionale. Ricordate di includere tutti i dettagli rilevanti, come le scadenze di pagamento e le conseguenze di un eventuale inadempimento. Seguendo queste linee guida, sarete in grado di comunicare in modo efficace con i vostri clienti, facilitando una risoluzione amichevole e tempestiva della situazione. Non dimenticate che un approccio corretto e rispettoso può contribuire a mantenere buone relazioni professionali nel lungo termine.