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Lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio – Esempio e modello

La lettera di messa in mora per mancato pagamento dello stipendio è una comunicazione formale inviata dal lavoratore (o dai suoi legali rappresentanti) al datore di lavoro in cui si segnala un inadempimento contrattuale, specificamente il mancato pagamento dello stipendio entro i termini previsti dal contratto di lavoro o dalla legge.

Attraverso questa lettera, il lavoratore richiede formalmente il pagamento degli arretrati salariali entro un termine specifico, solitamente breve, minacciando di intraprendere azioni legali qualora il pagamento non avvenga entro il termine indicato. Serve a produrre una prova scritta dell’azione intrapresa dal lavoratore per tentare di risolvere la questione bonariamente prima di rivolgersi all’autorità giudiziaria.

La lettera di messa in mora rappresenta quindi il primo passo ufficiale per sollecitare il pagamento e per far valere i propri diritti anche in sede legale, se necessario. È importante che sia redatta in maniera chiara e precisa, indicando tutti i dettagli rilevanti, come la somma dovuta e i periodi di riferimento dello stipendio non pagato.

Indice

  • 1 Come scrivere una Lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio
  • 2 Fac simile lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio Word
  • 3 Esempio di Lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio
  • 4 Modello Lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio

Come scrivere una Lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio

La messa in mora per mancato pagamento dello stipendio è il passaggio tecnico con cui il lavoratore intima al datore di lavoro di saldare le retribuzioni scadute e ne attiva le conseguenze giuridiche. La fonte primaria è l’articolo 1219 del codice civile: solo dall’intimazione scritta, se non opera già la “mora ex re”, il debitore cade in mora e cominciano a maturare gli interessi di legge.

Con la costituzione in mora, il credito retributivo diventa produttivo non soltanto di interessi ma anche della rivalutazione monetaria accordata dal rito del lavoro. L’articolo 429 del codice di procedura civile impone infatti al giudice di liquidare automaticamente rivalutazione e interessi fino all’effettivo soddisfo, a tutela del potere d’acquisto delle somme dovute.

Sul piano della prescrizione, i crediti di lavoro si prescrivono in cinque anni (art. 2948 n. 4 c.c.), ma la giurisprudenza più recente e la nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro n. 1959/2022 hanno chiarito che il termine comincia a decorrere, di regola, solo dopo la cessazione del rapporto; durante l’impiego, quindi, la messa in mora blocca il decorso di una prescrizione che, in molti casi, non è ancora partita.

La diffida va spedita tramite PEC o raccomandata A/R, indicando con precisione i mesi non pagati, l’importo lordo e netto, le coordinate bancarie, il termine perentorio (normalmente sette‑dieci giorni) e il riferimento al contratto collettivo applicato. Se l’azienda tace, il lavoratore può presentare istanza di conciliazione presso l’Ispettorato territoriale o, tramite un avvocato o un sindacato, depositare ricorso ex articolo 409 c.p.c. davanti al tribunale del lavoro, ottenendo un decreto ingiuntivo o una sentenza in tempi più rapidi rispetto al processo ordinario.

La messa in mora, dunque, non è un semplice sollecito: fa scattare interessi e rivalutazione, interrompe la prescrizione e fornisce la prova indispensabile per l’azione giudiziaria successiva, ponendo le basi per un eventuale sequestro conservativo o per la diffida accertativa dell’ispettorato. Redigerla con riferimento esplicito agli articoli 1219 c.c. e 429 c.p.c. e alle regole sulla prescrizione significa massimizzare tutela sostanziale e velocità di recupero delle retribuzioni dovute.

Fac simile lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio Word

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Fac simile lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio Word
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Esempio di Lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio

Oggetto: Messa in mora per mancato pagamento delle retribuzioni di [mesi]

Spett.le Società,

sono dipendente con qualifica di [inquadramento] dal [data assunzione], contratto CCNL [___]. Alla data odierna risultano non corrisposti gli stipendi relativi ai mesi di [elenco mesi/anni] per un importo lordo complessivo di € [totale lordo] (netto € [totale netto]) oltre competenze accessorie e ratei di tredicesima/quattordicesima.

Con la presente Vi costituisco formalmente in mora ai sensi dell’art. 1219 c.c. e Vi invito a versare tutte le somme dovute entro e non oltre 7 (giorni) dal ricevimento della presente, mediante bonifico sul mio conto IBAN [IT __ ____ ____ ____ ____ ____].

Trascorso inutilmente tale termine, mi riservo di adire senza ulteriore preavviso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, promuovere ricorso ex art. 409 c.p.c. davanti al Tribunale competente e richiedere la condanna al pagamento degli interessi di mora (art. 429 c.p.c.) e della rivalutazione monetaria, con aggravio di spese a Vostro carico.

Distinti saluti.

[Firma]

Modello Lettera di messa in mora per mancato pagamento stipendio

Oggetto: Messa in mora e diffida al pagamento di retribuzioni – art. 1219 c.c.

Egregi,

lo Scrivente assiste il Sig./la Sig.ra [Nome Cognome], dipendente a tempo [indeterminato/determinato] dal [data], matricola aziendale [], inquadrato al livello [] del CCNL [___]. Ad oggi risultano insolute le seguenti competenze:

– retribuzioni dei mesi [elenco] per totali € [totale];
– differenze su lavoro straordinario/festivo pari a € [___];
– ratei TFR maturati e non accantonati dal [periodo] pari a € [___].

Il mancato pagamento viola gli artt. 2099 e 2120 c.c. e la normativa inderogabile in materia di retribuzione minima (art. 36 Cost.; art. 1 d.l. n. 3/2024).

Vi intimiamo pertanto a corrispondere quanto dovuto, oltre interessi e rivalutazione ex art. 429 c.p.c., entro 5 (giorni) dal ricevimento della presente, con bonifico sul conto intestato al nostro Assistito (IBAN [IT __ ____ ____ ____ ____ ____]).

In mancanza, riceverete ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per sequestro conservativo delle somme presenti sui Vostri conti correnti, nonché azione giudiziale per la condanna al pagamento e per il riconoscimento del risarcimento del danno da ritardato pagamento.

Restiamo disponibili, entro il termine indicato, a valutare un verbale di conciliazione in sede protetta ex art. 411 c.p.c.

Distinti saluti.

Avv./Dott./Sig. [Nome Cognome]
per conto di [Nome Cognome lavoratore]

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