Una Lettera di messa in mora al comune per danni è un documento formale inviato a un ente comunale per informarlo di un presunto danno subito e per richiedere un risarcimento. Questo documento serve a notificare ufficialmente al comune che si ritiene la sua responsabilità per danni arrecati, ad esempio a causa di manutenzione inadeguata delle strade, cadute su marciapiedi dissestati o altri incidenti simili. La lettera dettaglia l’accaduto, specifica la natura del danno e richiede un’azione correttiva o un compenso economico. È un passaggio preliminare importante prima di intraprendere eventuali azioni legali, poiché fornisce al comune l’opportunità di rispondere e risolvere la questione in modo amichevole.
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Come scrivere una Lettera di messa in mora al comune per danni
Una messa in mora indirizzata al Comune per il risarcimento di un danno – tipicamente la rottura di un pneumatico in una buca stradale, la caduta su un marciapiede dissestato, un allagamento causato da rete idrica comunale – ha la funzione di costituire formalmente l’ente inadempiente e di far partire gli effetti giuridici che derivano dalla responsabilità extracontrattuale della pubblica amministrazione.
Il fondamento normativo è duplice. In primo luogo opera la responsabilità oggettiva da “cosa in custodia” prevista dall’articolo 2051 del codice civile, secondo cui chi ha il potere di vigilanza su una cosa (nel caso di specie, la sede stradale o l’impianto pubblico) risponde dei danni che essa arreca, salvo che provi il caso fortuito. In subordine si applica la clausola generale dell’articolo 2043 c.c., che impone di risarcire ogni danno ingiusto cagionato con colpa o dolo. L’invio della diffida fa scattare anche il meccanismo dell’articolo 1219 c.c.: dal momento della ricezione l’ente è “in mora”, maturano gli interessi legali sulle somme richieste e si interrompe la prescrizione quinquennale tipica dei crediti da fatto illecito.
Sul piano pratico la lettera deve essere diretta al Sindaco o al dirigente del settore competente e protocollata tramite PEC o raccomandata; ciò attribuisce data certa e facilita il successivo deposito in giudizio. Nel testo vanno descritti con precisione luogo, data e dinamica dell’evento, allegando fotografie, verbali delle forze dell’ordine, referti medici o preventivi di riparazione; occorre poi quantificare il pregiudizio (danno materiale, biologico, spese di traino, fermo tecnico, danno morale) e indicare un IBAN per il versamento. È buona prassi concedere al Comune un termine di 30 giorni per la risposta: l’ente dovrà trasmettere la richiesta alla propria compagnia assicurativa, avviare un sopralluogo e formulare un’offerta.
Se decorso il termine l’amministrazione tace o nega la responsabilità, il danneggiato può citare il Comune davanti al Tribunale ordinario del luogo in cui si è verificato l’evento, senza necessità di mediazione obbligatoria; potrà chiedere non solo il ristoro integrale dei danni ma anche gli interessi e la rivalutazione monetaria maturati dalla data della diffida. In udienza, la parte pubblica potrà liberarsi soltanto dimostrando il caso fortuito, ossia l’imprevedibilità e l’inevitabilità del dissesto nonostante un’adeguata vigilanza; la giurisprudenza è tuttavia rigorosa e richiede prova concreta di controlli e manutenzioni regolari.
In sintesi, la messa in mora costituisce l’atto preliminare indispensabile: mette il Comune nella condizione di conoscere l’illecito, avvia la procedura assicurativa interna, blocca la prescrizione e fornisce al danneggiato il documento chiave per la successiva azione giudiziaria qualora l’ente non adempia spontaneamente.
Fac simile lettera di messa in mora al comune per danni Word
Modello Lettera di messa in mora al comune per danni
Oggetto: Messa in mora e richiesta di risarcimento danni ex artt. 2043 e 2051 c.c. – sinistro del [data]
Egregio Sindaco,
con la presente Le comunico che in data [____], alle ore [__], in [luogo preciso: via/piazza, civico, coordinate], ho subito il seguente danno: [descrizione dettagliata – p.es. rottura pneumatico e cerchione della mia autovettura targata AB123CD a causa di una profonda buca non segnalata sull’asfalto / caduta per dissesto del marciapiede / infiltrazioni da condotta comunale].
La responsabilità dell’accaduto è imputabile all’Ente ai sensi:
-dell’articolo 2051 c.c. (“Danni da cosa in custodia”), che obbliga il custode a rispondere dei danni cagionati dalla cosa da lui detenuta, salvo caso fortuito;
-in subordine, dell’articolo 2043 c.c. (“Illecito aquiliano”) per omessa manutenzione e mancata segnalazione di pericolo in violazione dei doveri di diligenza.
Entità del pregiudizio
– Danno materiale: € [importo] (v. preventivo/fattura n. [] allegata).
– Danno biologico / morale (se del caso): documentato da referto del Pronto Soccorso in data [] e prognosi di [__] giorni.
– Eventuali spese accessorie: traino, noleggio sostitutivo, ecc. per € [importo].
Messa in mora e richiesta
Ai sensi dell’articolo 1219 c.c. Vi costituisco formalmente in mora e Vi invito a:
-risarcire entro 30 giorni dal ricevimento della presente l’importo complessivo di € [totale in cifre e lettere], da accreditare sul conto IBAN [IT __ ____ ____ ____ ____ ____];
-comunicare i riferimenti dell’assicurazione R.C. dell’Ente o del funzionario responsabile per la gestione del sinistro;
-consentire, se ritenuto necessario, un sopralluogo congiunto entro 15 giorni per la stima tecnica dei danni.
In difetto, sarò costretto ad adire il Tribunale territorialmente competente, con aggravio di spese legali a Vostro carico, richiedendo altresì la rivalutazione monetaria e gli interessi ex art. 1224 c.c.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e porgo distinti saluti.
Documenti allegati
-Foto datate del luogo e del danno;
-Preventivo / fattura di riparazione;
-Verbale di intervento di [Polizia Locale / Carabinieri] del [__] (se disponibile);
-Copia carta di circolazione / documento di riconoscimento;
[Firma autografa]
[Nome Cognome – qualifica, se ditta]