Come tutelarsi in qualità di consumatori da alcuni comportamenti scorretti da parte delle aziende? Uno strumento utile è la lettera di diffida: ecco quando farla e come presentarla.
Per iniziare, la diffida è una lettera formale in cui la parte lesa (ad esempio il consumatore o l’utente intestatario di servizi a pagamento) informa la società che al perdurare di azioni indesiderate o illegittime, ci si rivolgerà all’Autorità Giudiziaria. Per esempio al Giudice di Pace.
Quali sono le azioni illegittime o indesiderate per le quali valga fare una lettera di diffida. Per esempio, se ci vogliono attivare un servizio telefonico che non abbiamo richiesto, se ci tempestano di telefonate tipo telemarketing per vendere prodotti o servizi; se continuano ad arrivare solleciti di pagamento nonostante si abbia già pagato o non si è tenuti a farlo
In questi casi, prendere carta e penna e redigere una bella lettera di diffida all’azienda. Come fare?
Nella lettera di diffida inserire una descrizione dell’accaduto, ad esempio attivazione di servizi di telefonia non richiesti. In un secondo paragrafo si inserisce la cosiddetta Intimazione a non fare,non mandatemi pubblicità, non attivatemi servizi non richiesti e via discorrendo. Nell’ultima parte della lettera di diffida inserire l’avvertimento, che si può sintetizzare nella seguente frase, in difetto si adirà le vie legali con beneplacito di spese e danni. Per un esempio è possibile vedere questo fac simile di lettera di diffida.
In sostanza si fa sapere all’azienda che si è pronti a ricorrere al Giudice di Pace o al Tribunale per far valere i propri diritti di consumatori. La lettera di diffida va inviata all’azienda tramite raccomandata.