Una lettera di diffida per un frigo non consegnato è un documento formale inviato da un acquirente a un venditore o a un’azienda che si occupa della consegna di elettrodomestici, per richiedere la consegna di un frigorifero che non è stato consegnato entro il termine previsto o che non è stato consegnato in condizioni adeguate.
La lettera di diffida serve a mettere ufficialmente in mora il venditore o l’azienda di consegna, informandoli che non hanno adempiuto ai loro obblighi contrattuali. Attraverso questa lettera, l’acquirente comunica la sua insoddisfazione e richiede una risposta o una soluzione entro un determinato periodo di tempo.
L’obiettivo principale di una lettera di diffida è quello di ottenere una risposta o una soluzione immediata da parte del venditore o dell’azienda di consegna. Di solito, si richiede la consegna del frigorifero richiesto entro un nuovo termine concordato o il rimborso totale dell’importo pagato, inclusi eventuali danni o inconvenienti causati dal ritardo o dalla consegna non conforme.
In caso di mancata risposta o mancato adempimento da parte del venditore o dell’azienda di consegna, l’acquirente può prendere ulteriori misure, come ad esempio rivolgersi a un’associazione dei consumatori o avviare un’azione legale per tutelare i propri diritti.
Indice
Come scrivere una Lettera di diffida per frigo non consegnato
Quando l’acquisto di un frigorifero avviene tra un consumatore e un venditore professionale, l’obbligo di consegna è disciplinato in via speciale dall’articolo 61 del Codice del consumo: il bene deve pervenire “senza ritardo ingiustificato e, in ogni caso, entro trenta giorni dalla conclusione del contratto”, a meno che le parti abbiano concordato un termine diverso. Se la data pattuita o il limite legale di trenta giorni trascorrono senza che l’apparecchio sia stato consegnato, l’inadempimento non si configura automaticamente come causa di scioglimento del contratto. La legge impone infatti al compratore di invitare il venditore, con comunicazione scritta, a effettuare la consegna entro un lasso di tempo supplementare “appropriato alle circostanze”. Solo se anche quel nuovo periodo decorre inutilmente, il contratto si risolve di diritto e l’acquirente può pretendere la restituzione immediata di tutte le somme versate, oltre al risarcimento degli eventuali danni patiti.
La lettera di diffida svolge dunque una funzione determinante: costituisce in mora il venditore ai sensi dell’articolo 1219 del codice civile, fa decorrere gli interessi legali sulla caparra o sull’acconto, interrompe la prescrizione dell’azione e, soprattutto, attiva il meccanismo risolutorio previsto dal quarto comma dell’articolo 61. Nella redazione occorre indicare con precisione il riferimento dell’ordine, la data di pagamento, la scadenza originaria, allegare la conferma d’acquisto e i precedenti solleciti, ribadire il diritto al rimborso integrale in caso di ulteriore inadempimento e quantificare – se del caso – il danno emergente, per esempio le spese sostenute per conservare gli alimenti o per noleggiare un apparecchio sostitutivo. Il termine supplementare deve essere congruo: per un elettrodomestico normalmente sette-dieci giorni sono giudicati adeguati dagli sportelli consumatori e dalla giurisprudenza.
La comunicazione va trasmessa con PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo indicato nelle condizioni generali di vendita, poiché la prova di spedizione e di consegna è il presupposto per far valere la mora e, se necessario, per depositare un ricorso monitorio o per aprire una procedura ODR. Qualora il venditore risponda sostenendo cause di forza maggiore o carenze logistiche, la diffida gli impone di dimostrarle; in assenza di prova concreta, l’inadempimento resta integrale. Se il termine supplementare scade senza esito, la risoluzione opera ipso iure: l’acquirente può esigere il rimborso immediato, che il professionista deve versare “senza indebito ritardo”, e agire per il risarcimento ulteriore dei danni, secondo la regola generale dell’articolo 1223 c.c. Per importi fino a 5 000 euro la competenza è del Giudice di pace, oltre si ricorre al tribunale.
La diffida per frigorifero non consegnato, infine, costituisce un passaggio obbligato anche se l’elettrodomestico è stato acquistato on-line mediante finanziamento: in quel caso la risoluzione del contratto di vendita comporta l’estinzione automatica del contratto di credito collegato e il consumatore ottiene dallo stesso intermediario il rimborso degli interessi già corrisposti. Una lettera accurata, supportata da documenti e spedita con mezzi che assicurino la prova della ricezione, trasforma quindi il disservizio in un titolo da far valere rapidamente in via stragiudiziale o giudiziale, minimizzando i tempi per recuperare la somma e per ottenere un ristoro congruo.
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Esempio di Lettera di diffida per frigo non consegnato
Oggetto: Diffida e costituzione in mora per mancata consegna frigorifero – art. 61 d.lgs 206/2005
Egregi Signori,
in data [data ordine] ho acquistato sul vostro sito / presso la vostra filiale il frigorifero [marca, modello] (ordine n. [__]) al prezzo complessivo di **€ [_]**, corrisposto con [carta/bonifico] in pari data; il contratto prevede la consegna entro [termine pattuito oppure “30 giorni”] ossia entro il [data] presso l’indirizzo sopra indicato.
Ad oggi, nonostante i miei solleciti del [date], il prodotto non è stato consegnato, né ho ricevuto comunicazioni che giustifichino il ritardo. Tale inadempimento viola l’articolo 61 del Codice del consumo, che impone al professionista di adempiere entro il termine pattuito o, in mancanza, entro trenta giorni.
Con la presente vi costituisco formalmente in mora e vi invito a consegnare il frigorifero entro 7 (sette) giorni dal ricevimento di questa diffida, precisando che, se anche detto termine decorrerà inutilmente, il contratto si intenderà risolto di diritto a norma del comma 4 dell’art. 61 citato. In tal caso vi richiederò:
-l’immediata restituzione dell’importo di € [___] da accreditare sul conto IBAN [IT __ ____ ____ ____ ____ ____];
-il risarcimento dei danni subiti, inclusi eventuali costi sostenuti per l’acquisto provvisorio di un altro frigorifero o per la conservazione degli alimenti.
Resto in attesa di vostro riscontro scritto entro il termine indicato. In mancanza, agirò nelle sedi competenti per la tutela dei miei diritti, ivi compresa la piattaforma ODR e l’autorità giudiziaria, con aggravio di spese a vostro carico.
Distinti saluti.
[Firma autografa]
[Nome Cognome]
Allegati
Copia conferma d’ordine n. [___]
Ricevuta di pagamento / estratto conto
Copia solleciti precedenti (e-mail del [date])