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Lettera di diffida per ingiuria – Esempio e modello

Una lettera di diffida per ingiuria è un documento legale inviato da una persona che si ritiene essere stata oggetto di ingiurie da parte di un’altra persona. L’obiettivo principale di questa lettera è quello di richiedere alla persona che ha commesso l’ingiuria di smettere immediatamente di diffamare o insultare il destinatario e di avvertire che se l’offesa dovesse continuare, si intraprenderanno azioni legali.

Indice

  • 1 Come scrivere una Lettera di diffida per ingiuria
  • 2 Fac simile lettera di diffida per ingiuria Word
  • 3 Esempio di Lettera di diffida per ingiuria
  • 4 Modello Lettera di diffida per ingiuria

Come scrivere una Lettera di diffida per ingiuria

La diffida per ingiuria è innanzitutto una dichiarazione formale con la quale la persona offesa richiama l’autore delle espressioni offensive alle proprie responsabilità giuridiche, intimandogli di cessare ogni futura condotta lesiva, di offrire pubbliche scuse e di risarcire il danno prodotto. Dal 2016, in seguito alla depenalizzazione operata dal d.lgs 7/2016, l’ingiuria non è più un reato, ma resta un illecito amministrativo punito dal giudice di pace con una sanzione pecuniaria variabile tra 100 e 8 000 euro. L’offesa, inoltre, integra un illecito civile ai sensi dell’articolo 2043 del codice civile, che impone a chi cagiona un danno ingiusto di risarcirlo integralmente, compresa la componente morale legata alla lesione dell’onore e della dignità .

La lettera di diffida svolge funzioni precise: costituisce in mora il destinatario, avviando automaticamente la decorrenza degli interessi legali e interrompendo la prescrizione quinquennale dell’azione di risarcimento in forza dell’articolo 1219 c.c.; formalizza le richieste di riparazione, circoscrivendo i fatti e le parole pronunciate; crea un documento che potrà essere depositato, qualora la controversia sfoci in giudizio, sia nella procedura sanzionatoria innanzi al giudice di pace prevista dall’articolo 12 del d.lgs 7/2016, sia nel processo civile di fronte al tribunale competente per la domanda risarcitoria .

Nella redazione del testo occorre descrivere con dovizia di particolari il contesto in cui l’ingiuria è stata proferita o diffusa, trascrivere fedelmente le parole incriminate o allegare la prova fotografica del post o del messaggio, indicare date, luoghi e nomi dei testimoni. È necessario richiamare la norma violata, l’articolo 4 del decreto depenalizzatore per la dimensione amministrativa, l’articolo 2043 per quella civilistica, e formulare una richiesta economica parametrata alla gravità dell’offesa, che potrà poi essere rivista dal giudice secondo equità. Il mittente deve indicare le proprie coordinate bancarie, fissare un termine breve ma congruo perché l’autore provveda al pagamento e alle scuse, e preannunciare le conseguenze processuali in caso di silenzio.

Sotto il profilo probatorio, l’invio tramite PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno è imprescindibile perché dà data certa alla diffida e documenta la ricezione. Questo elemento cronologico è decisivo non solo per la mora e per gli interessi, ma anche per dimostrare l’inefficacia dell’avvertimento qualora si chieda al giudice di pace l’irrogazione della sanzione o si domandi al tribunale la condanna al risarcimento. In un’epoca di comunicazioni digitali è essenziale conservare gli screenshot completi di URL e data di acquisizione, o le registrazioni audio conformi agli standard di ammissibilità: la diffida potrà richiamarli e produrli come allegati.

La diffida assume un valore ancora maggiore quando l’offesa potrebbe sconfinare nella diffamazione: se le stesse parole sono state pronunciate o scritte in presenza di terzi, l’autore risponde penalmente ex articolo 595 c.p., sempre che la vittima presenti querela entro tre mesi. Una diffida ben strutturata non preclude la querela, anzi la rafforza dimostrando la volontà di risolvere la vicenda in via bonaria prima di ricorrere al penale; al tempo stesso, se l’autore si ravvede, l’offeso potrà valutare l’opportunità di rinunciare all’azione penale o di una conciliazione.

Quanto alla quantificazione del pregiudizio, il danno morale derivante dall’ingiuria sfugge a parametri tariffari: il giudice apprezza la gravità delle parole, la loro risonanza sociale, il contesto professionale o familiare dell’offeso, l’eventuale compromissione della salute psichica (documentabile con certificati medici) e la condotta successiva dell’autore. Una diffida che proponga una somma ragionevole, motivandola con tali elementi, si rivela spesso un buon punto di partenza per la trattativa. In mancanza di accordo, il tribunale potrà liquida­re l’importo secondo equità, tenendo conto anche delle spese di assistenza legale e degli interessi maturati.

In conclusione, la diffida per ingiuria è sia un atto di autotutela che offre all’autore un’ultima occasione di riparare, sia una mossa strategica che prepara il terreno a un intervento giudiziario rapido ed efficace. Se redatta con rigore giuridico e accompagnata da prove solide, può risolversi in un ristoro spontaneo; diversamente, costituisce la base probatoria per ottenere dal giudice la sanzione amministrativa e il risarcimento integrale del danno.

Fac simile lettera di diffida per ingiuria Word

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Fac simile lettera di diffida per ingiuria Word
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Esempio di Lettera di diffida per ingiuria

Oggetto: Diffida a cessare condotte ingiuriose e richiesta formale di riparazione ex art. 2043 c.c.

Egregio/a [Sig./Sig.ra Cognome],

in data [data], presso [luogo / chat / social network], Lei mi ha rivolto le seguenti espressioni offensive: «[trascrivere le parole]», lesive della mia dignità e reputazione personale. Tali frasi costituiscono ingiuria depenalizzata (d.lgs 7/2016, art. 4) e integrano un illecito civile che obbliga l’autore a risarcire il danno non patrimoniale ex art. 2043 c.c.

Con la presente La diffido a:

-cessare immediatamente qualsiasi ulteriore offesa o minaccia nei miei confronti;

-fornire, entro 5 giorni dal ricevimento, scuse formali in forma scritta;

-risarcire i danni morali patiti, che quantifico in via equitativa in € [importo] (salvo il maggior danno da accertarsi).

Il pagamento potrà essere effettuato con bonifico sul conto IBAN [IT __ ____ ____ ____ ____ ____]. In difetto, mi vedrò costretto/a a tutelare i miei diritti in sede civile, con aggravio di spese a Suo carico; mi riservo altresì di presentare querela per diffamazione qualora l’offesa sia stata resa in presenza di terzi o on-line.

Distinti saluti.

[Firma autografa]

Modello Lettera di diffida per ingiuria

Oggetto: Diffida per ingiurie e richiesta di risarcimento danni – d.lgs 7/2016 art. 4 e art. 2043 c.c.

Egregio/a Signore/a,

lo scrivente Studio assiste il/la Sig./Sig.ra [Nome Cognome], che in data [data] è stato/a destinatario/a di gravi ingiurie da parte Sua, pronunciate/pubblicate in [contesto] e testualmente riportate come segue: «[citazione]». Le espressioni, accompagnate da [eventuali gesti minacciosi / emoji offensive / tag pubblici], hanno provocato alla nostra Assistita/o uno stato di ansia e discredito professionale, come risulta dalle testimonianze di [nomi] e dagli screenshot allegati.

Tali fatti integrano:

-l’illecito amministrativo di ingiuria depenalizzata (art. 4 d.lgs 7/2016) passibile di sanzione pecuniaria da € 100 a € 8 000;

-l’illecito civile di cui all’art. 2043 c.c. con conseguente obbligo di risarcire il danno non patrimoniale e patrimoniale.

Le intimiamo pertanto entro e non oltre 7 (sei) giorni dal ricevimento della presente a:

-inviare pubbliche scuse con lo stesso rilievo e mezzo utilizzati per l’offesa (post social/email collettiva);

-versare € [importo] a titolo di risarcimento provvisorio, salvo conguaglio dopo quantificazione giudiziale;

-impegnarsi per iscritto a non reiterare condotte analoghe, a pena di ulteriori azioni legali.

Decorso inutilmente il termine indicato, senza ulteriore preavviso:

-depositeremo istanza ex art. 12 d.lgs 7/2016 per l’irrogazione della sanzione pecuniaria dinanzi al Giudice di pace competente;

-promuoveremo azione civile per la condanna al risarcimento del danno, con aggravio di spese e interessi.

Confidando in un Vostro ravvedimento, porgiamo distinti saluti.

Avv. [Nome Cognome]
per conto di [Nome Cognome parte offesa]

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