Una lettera di diffida per mancato rimborso è un documento inviato da un soggetto che ha diritto a ricevere un rimborso da un’altra parte, ma non ha ancora ricevuto il pagamento o l’adempimento del rimborso promesso. L’esperto che spiega questo concetto deve essere a conoscenza delle norme legali e delle procedure pertinenti.
Questa lettera viene solitamente inviata dopo che sono state fatte richieste precedenti per il rimborso, che sono rimaste senza risposta o senza risultato. La lettera di diffida per mancato rimborso serve a comunicare in modo formale al debitore che il mancato adempimento del rimborso può comportare conseguenze legali.
Indice
Come scrivere una Lettera di diffida per mancato rimborso
La diffida per mancato rimborso è la comunicazione formale con la quale il creditore – consumatore o passeggero, ma anche impresa o professionista – intima al debitore di restituire una somma già dovuta e ingiustificatamente trattenuta, costituendolo in mora ai sensi dell’articolo 1219 del codice civile. Da quel momento decorrono gli interessi legali o, nei rapporti “business‑to‑business”, quelli più elevati previsti dal decreto legislativo 231/2002; la diffida interrompe la prescrizione e prepara la prova documentale per l’eventuale fase giudiziale.
Il contenuto essenziale varia a seconda della fonte normativa che impone il rimborso. Nelle vendite a distanza o nei contratti conclusi fuori dei locali commerciali, l’articolo 56 del Codice del consumo impone al professionista di restituire «senza indebiti ritardi e comunque entro quattordici giorni» tutte le somme incassate dopo che l’acquirente ha esercitato il recesso.
La diffida deve indicare la data in cui è sorto il diritto al rimborso, l’importo da restituire, il termine violato e la normativa applicabile; deve inoltre fornire le coordinate bancarie o la modalità di accredito prescelta e fissare un nuovo termine perentorio – di solito da cinque a dieci giorni – decorso il quale verranno avviate le procedure di recupero. L’invio tramite PEC o raccomandata conferisce data certa e garantisce la tracciabilità necessaria per chiedere, in un secondo momento, un decreto ingiuntivo o l’attivazione di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie (piattaforma ODR per i contratti online, conciliatore bancario o finanziario per le carte di pagamento). Nei casi regolati dal diritto dei consumatori, l’assenza di rimborso dopo la diffida può integrare una pratica commerciale scorretta e comportare la segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con sanzioni sino al 4 per cento del fatturato.
Sul piano processuale la diffida è spesso requisito di procedibilità: il giudice di pace o il tribunale, investiti di una causa di valore modesto, verificano che il creditore abbia prima tentato un sollecito formale; se così non fosse, la domanda potrebbe essere dichiarata improcedibile con condanna alle spese. In ambito europeo, poi, dimostrare di aver inviato la diffida è condizione per il ricorso semplificato all’ordine europeo di pagamento. Infine, quando il debitore è un operatore regolato (compagnia aerea, tour operator, fornitore energetico), la diffida consente di chiedere l’indennizzo forfetario previsto dal sistema sanzionatorio di settore, aggiungendolo al rimborso originario.
In sintesi, la diffida per mancato rimborso non è un atto meramente burocratico: fa scattare interessi e rivalutazione, blocca la prescrizione, documenta l’inadempimento e apre la strada ai rimedi amministrativi o giudiziari più efficaci, trasformando un diritto astratto al rimborso in un credito immediatamente esigibile e difendibile.
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Esempio di Lettera di diffida per mancato rimborso
Oggetto: Diffida a rimborsare l’importo relativo all’ordine n. [_____] ai sensi dell’art. 56 d.lgs. 206/2005
Spett.le Società,
il [] [mesi/anno] ho esercitato regolarmente il diritto di recesso dal contratto di vendita a distanza relativo all’ordine n. [] (prodotto “[]” del valore di € []), inviando la comunicazione entro i 14 giorni e restituendo la merce con Vostro tracking n. []. Nonostante siano trascorsi più di 14 giorni dalla ricezione del reso, non ho ancora ottenuto il rimborso dell’importo versato come stabilito dall’articolo 56 del Codice del consumo, che impone al professionista di rimborsare “senza indebito ritardo e comunque entro quattordici giorni”.
Con la presente Vi costituisco formalmente in mora ai sensi dell’articolo 1219 c.c. e Vi intimo a trasferire entro 5 giorni dal ricevimento della presente la somma di € [___], oltre agli interessi di mora, sul mio conto IBAN [IT __ ____ ____ ____ ____ ____].
In difetto, avvierò la procedura di risoluzione alternativa delle controversie (piattaforma ODR UE) e, se necessario, agirò giudizialmente per il recupero del credito con aggravio di spese a Vostro carico.
Distinti saluti.
[Firma]
Modello Lettera di diffida per mancato rimborso
Oggetto: Diffida per mancato rimborso
Io sottoscritto [Nome completo], nato a [Luogo di nascita] il [Data di nascita] e residente a [Indirizzo di residenza], scrivo la presente esponendoLe quanto segue:
[Descrivere in maniera dettagliata il caso e le motivazioni della diffida, includendo tutte le informazioni pertinenti, come ad esempio i dettagli dell’acquisto o del servizio richiesto, le date, gli importi pagati, le comunicazioni precedenti con la controparte, ecc.]
Pertanto, alla luce di quanto appena esposto, CHIEDO:
[Descrivere in maniera specifica la richiesta di rimborso o di risoluzione della situazione, indicando importi, scadenze, modalità di pagamento o altre azioni richieste]
E DIFFIDO ad adempiere entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente. Trascorso infruttuosamente questo termine, mi vedrò costretto ad adire le vie legali, ricorrendo all’autorità giudiziaria competente per la tutela delle mie ragioni, con aggravio di spese a Suo carico.
Distinti saluti.
Luogo e data: [Luogo e data]
Firma: [Firma]